In prima persona: Mia Alsina

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DATA:15 de Settembre de 2025
Mia Alsina
Mia Alsina Alsina è una professionista di spicco nel campo dell’arte contemporanea, con una solida esperienza nella ricerca, gestione e catalogazione di collezioni. Cofondatrice e direttrice di Timia Art & Research dal 2019, offre consulenza a collezionisti privati e pubblici, e guida progetti di studio e inventariazione di opere d’arte. La sua esperienza include collaborazioni editoriali con Abbott & Mac Callan Publishers e contributi nella sezione Arte e Cultura di media culturali a Barcellona. Inoltre, fa parte del collettivo “Periti Giudiziari di Barcellona” e collabora attivamente con Inventari·Art, rafforzando il suo impegno nella conservazione e professionalizzazione del patrimonio artistico.

Quali sono i tuoi compiti principali nel tuo ruolo attuale?

Attualmente dirigo Timia Art & Research, azienda di cui sono cofondatrice.

L’obiettivo della sua creazione, come indica il nome stesso di origine greca classica, è quello di dignificare e rivalutare gli Old Masters conservati in collezioni private. Attraverso lo studio e la catalogazione, che permettono di recuperare l’identità e la memoria delle opere d’arte, si restituisce loro una nuova vita e un futuro prospero.

I nostri servizi di documentazione sono completati dall’accompagnamento e dalla gestione delle collezioni d’arte che le custodiscono, siano esse private o pubbliche.

Qual è stato il tuo percorso professionale per arrivare dove sei oggi e quali sono state le maggiori sfide affrontate?

La mia carriera professionale è iniziata mentre stavo ancora studiando la laurea in Storia dell’Arte, un’esperienza e una passione che mi hanno portato a proseguire con un master in Cultura Medievale. In quel periodo ho iniziato a lavorare nel settore privato all’interno di un gruppo di ricerca indipendente guidato dal Prof. Antoni José i Pitarch, docente presso l’Universitat de Barcelona. Da quel momento ho avviato una collaborazione con diverse collezioni private, gallerie d’arte e case d’asta a livello nazionale e internazionale, un’esperienza che mi ha fornito le competenze necessarie per fondare e dirigere Timia Art & Research nel 2019. La mia sfida più grande, che fortunatamente rimane attuale ancora oggi, è quella di riuscire a offrire una nuova visione e percezione degli Old Masters attraverso una prospettiva aggiornata, capace di rispondere ai criteri e alle sfide del presente.

Come ti mantieni ispirata e aggiornata in un settore in continua evoluzione? Quali piattaforme utilizzi per informarti?

La mia più grande fonte d’ispirazione nasce dai viaggi per visitare esposizioni e fiere d’arte come Tefaf , Brafa, Frieze, tra le altre. Anche il contatto con altri specialisti che concepiscono gli Old Masters come una materia viva è fondamentale, ma soprattutto lo è condividere esperienze con colleghi del settore e con amici che si dedicano ad altre discipline all’interno del mondo dell’arte. Inoltre, conoscere le impressioni di professionisti provenienti da ambiti diversi permette di mantenere uno sguardo fresco e in costante revisione sulla materia a cui ci si dedica.

Per tenermi informata, consulto principalmente pubblicazioni periodiche specializzate sugli Old Masters, così come riviste dedicate all’analisi del mercato dell’arte come The Art Newspaper, ARS Magazine o Gazette Drouot, oltre ai report pubblicati da Artnet, Artprice e UBS Art Basel. Ascolto anche podcast come quelli della Getty Foundation  o di Caixaforum+. 

Tuttavia, uno dei mezzi di informazione che più apprezzo è quello che nasce dalle conversazioni e riflessioni con colleghi e amici con cui condivido opinioni, ma con cui talvolta anche dissento.

Quali competenze o qualità ritieni fondamentali per il tuo successo nel settore culturale?

Una delle mie più grandi capacità, a mio avviso, è la veemenza con cui difendo le mie convinzioni, insieme alla passione che metto nel mio lavoro e alla convinzione assoluta che la catalogazione e lo studio delle opere su cui lavoriamo siano fondamentali per la prosperità e il futuro dei pezzi e, naturalmente, delle collezioni che li custodiscono.

Quali consigli daresti a chi sta iniziando la propria carriera nel mondo culturale?

Se faccio un flashback e penso a quando ho iniziato, ciò che più apprezzavo era che le persone con esperienza mostrassero fiducia e sostegno (non interventista) nei confronti dei sogni e dei progetti che stavo avviando. Ovviamente, la maggior parte delle proposte non funzionava nella fase iniziale e molte altre nemmeno in una seconda fase di azione. Tuttavia, proprio quei progetti che si perdevano lungo il cammino erano quelli che permettevano di analizzare, valutare e ripensare le mie idee per migliorarle in vista del futuro, sia immediato che a lungo termine.

È anche molto importante essere consapevoli di ciò che funziona e celebrarlo per consolidarlo, sapendo che bisogna sempre continuare a imparare per crescere e migliorare. Per questo motivo, è fondamentale avere fiducia nelle persone che si affacciano al mondo del lavoro legato alle arti, nelle sue molteplici discipline.

D’altra parte, analizzando il mio percorso fino ad oggi, penso che una delle lezioni più importanti da assimilare sia il valore della tenacia nel lavoro serio e onesto, innanzitutto, e in secondo luogo la passione per creare partendo da ciò che è genuino e autentico.

E, come conclusione, non arrendersi mai nel lavoro. Mantenere viva e alimentare l’illusione e la curiosità per ciò che si fa è fondamentale, perché sono proprio queste emozioni a mantenere l’attività in continua evoluzione e miglioramento.

 

 

 

Timia Art & Research  è una piattaforma indipendente con sede a Barcellona che ridefinisce l’arte del collezionismo attraverso uno sguardo contemporaneo sugli Old Masters. Il suo nome, di origine classica, richiama i valori di dignificazione, rivalutazione e venerazione—principi che guidano il suo operato. Con l’obiettivo di recuperare opere cadute nell’oblio e restituire loro l’identità originale, Timia offre servizi specializzati di studio, documentazione e catalogazione, oltre a consulenza e gestione integrata di collezioni private. Il suo approccio unisce ricerca rigorosa e sensibilità curatoriale, generando un equilibrio tra l’antichità e la creazione contemporanea. A livello nazionale e internazionale, Timia promuove un nuovo collezionismo: più consapevole, più informato e profondamente connesso alla storia e al presente dell’arte.